FACCIAMOCI SPAZIO CON IL NOSTRO TALENTO

di Cilla Zorzoli

“Se avete il dubbio tra la strada più difficile e la scorciatoia…non avete nessun dubbio”: con questa disarmante semplicità Pietro Scott Jovane, Amministratore delegato di Microsoft, si è rivolto ai giovani raccolti nel cortile del Leano lo scorso 28 maggio. La manifestazione “Un futuro in ogni cortile” è stata un’occasione per respirare quell’aria che sembrava essersi allontanata dall’Italia: quell’aria fatta di entusiasmo, energia e impegno, quell’aria che deve fare la differenza, quell’aria che spazza via con violenza la desolante polvere che abbiamo disegnato sopra l’immagine del mondo lavorativo post-crisi degli anni zero. Perché, nonostante tutto, avendo i numeri giusti c’è ancora molto da fare e c’è spazio per noi. E i numeri giusti non sono una raccomandazione, un contatto importante, un fidanzato “bene”: sono l’educazione che ci ha dato la nostra famiglia, la formazione seria e solida dell’Università ed il rigore trasmessoci dai maestri che ci siamo scelti, più che da quelli che ci sono capitati.

Ma il principale ingrediente siamo proprio noi, quando capiamo che dobbiamo darci da fare per diventare ciò che davvero vogliamo essere. Il primo passo di questo cammino è essere umili e riconoscere nell’altro le qualità e le competenze che ci mancano, per creare un vero dialogo ed uno scambio che sia arricchente. Dobbiamo imparare a uscire dal nostro piccolo mondo e a tendere non solo una mano, ma tutti noi stessi versi l’esterno: è il tempo sia di chiedere all’altro, sia di fidarci di lui. In un’epoca in cui l’individualismo sembra tutto, dobbiamo invece avere l’umiltà e l’onestà intellettuale di riconoscere i nostri limiti e di apprezzare le doti delle persone che ci stanno accanto. Un altro requisito fondamentale, da saper coltivare, è infatti il rispetto, che consiste prima di tutto nell’avere rispetto verso gli altri: l’essere rispettati sarà solo una conseguenza di questo modo di agire. Ancora, un’essenziale qualità, intrinsecamente collegata con il rispetto, è l’integrità: nel mondo del lavoro non esistono scorciatoie, nonostante quello che ci vogliono far pensare. E se anche qualcuno raggiungesse posizioni non meritate proprio grazie a qualche escamotage non del tutto pulito, state pur tranquilli che tutti, intorno a lui, ne saranno ben consapevoli, comportandosi nei suoi confronti senza rispetto e senza fiducia. E abbiamo deciso che non è quello che vogliamo per noi, non è quello che vogliamo per un mondo che ci assomigli, che è ancora tutto da costruire.

Ma non è tutto qua. Dobbiamo saper riconoscere i nostri errori e, soprattutto, saperli ammettere. Solo così si potrà davvero crescere come persone e, di conseguenza, come gruppo. Oltre a tutto ciò esiste però qualcosa di forse ancor più importante, come una sorta di presupposto ad ogni azione: la passione verso quello che stiamo facendo, o più in generale verso il futuro che vorremmo vivere. È la passione che si trasforma in curiosità e ci porta ad osservare, ad ascoltare e ad imparare. Insomma, a cambiare le cose. Si incomincia da un piccolo passo, ma bisogna incominciare subito. Buon lavoro!

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