HR IN OUR DIGITAL WORLD

Giovedì sera, presso la sede dell’SDA Bocconi, si è tenuto il terzo  appuntamento al Meeting HR Leaders 2011. Il relatore dell’evento, introdotto dal Professor Dino Ruta, Direttore del Master Organizzazione & Personale proprio presso l’SDA dell’Università Bocconi, è stato il Dottor Dennis de Munk, Direttore del settore Recruitment Developement al quartiere generale di L’Oreal, con sede a Parigi.

L’argomento era uno tra quelli che maggiormente possono interessare i giovani, soprattutto in un periodo come questo, che, a differenza di quanto ne pensasse l’ormai ex ministro Brunetta, hanno voglia di fare, di mettersi in gioco e di avviarsi ad una seria carriera lavorativa. Ovviamente la relazione era rivolta in modo particolare a chi lavoro nell’ambito delle Risorse Umane, ma ha evidenziato elementi importanti per tutti coloro che si affacciano al mondo del lavoro.

Che il mondo stia cambiando lo abbiamo notato e che internet sia, probabilmente, ciò che più ha inciso sul nuovo secolo, al pari della Rivoluzione Industriale nell’Ottocento, è una certezza. Certezza supportata anche dai dati mostratici dal Dottor Munk: mentre solo pochi anni fa il mezzo principale per ricercare annunci di lavoro era la stampa, oggi stanno ricoprendo un ruolo di sempre maggiore importanza i social network, strumenti che, forse, in Italia vengono utilizzati ancora troppo poco per questo scopo, dal momento che la preferenza degli utenti va allo svolgimenti di azioni ludiche o di comunicazione con gli amici. Eppure è un dato di fatto che social network come LinkedIn funzionano e lo dimostrano le assunzioni di L’Oreal tra le tante. Ed è certo anche il fatto che, dopo aver ricevuto un curriculum, un responsabile per le assunzioni non potrà evitare di controllare se esiste un profilo del candidato su qualche social network (e Facebook non è escluso): se non si esiste sul web, oggi non si viene presi in considerazione o, se ciò accade, avverrà comunque in un tempo successivo rispetto a quello dedicato a chi ha creato un profilo delle proprie competenze ed esperienze facilmente consultabile e che trasmetta un certo grado di fiducia all’esaminatore. Per questo in Italia è necessario fare ancora molti passi avanti prima di raggiungere lo stesso livello di altri Paesi, in Europa o nel mondo, a partire da una copertura wi-fi e di connessioni veloci su tutto il territorio.

In ogni caso, le cose stanno cambiando e, per quanto si possa avere una visione pessimistica in questo momento, tutto questo non può che rincuorarci dandoci l’idea che il mondo del lavoro non è rimasto obsoleto o legato ad una realtà che non esiste più per i giovani: si evolve continuamente e questo non può che portare a maggiori opportunità per chiunque sia pronto ad impegnarsi seriamente per il proprio futuro.

ilaria padovan

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