EXPO2015: l’Esposizione universale di Milano spiegata da Giacomo Biraghi

expottimisti uaumagHo sempre guardato con interesse e attenzione lo sviluppo dell’Esposizione universale che nel 2015 porterà Milano al centro del mondo, ma dopo aver incontrato di persona Giacomo Biraghi, coordinatore dei Tavoli Tematici di EXPO2015, sono diventato un convinto Expottimista. Lo scorso 15 ottobre, presso l’Almo Collegio Borromeo di Pavia, si è tenuta una lezione sull’Esposizione Universale e, in modo particolare, sull’evento che toccherà Milano nel 2015. Un brillante Giacomo Biraghi ha spiegato, in poco più di 70 minuti, cos’è un’Esposizione Universale, dalla nascita fino all’evento di Milano del 2015, ponendo l’accento su tutti quegli elementi che fanno di tale evento un unicum.

Una serata importante per sconfessare dicerie, disinformazione e ignoranza che circondano l’evento che vede l’Italia giocare il ruolo di protagonista e metterà Milano al centro del mondo.

Ho deciso di riportarvi 10 cose importanti su EXPO che ci ha raccontato Giacomo e che mi hanno colpito particolarmente; non pensate che l’importanza dell’evento possa essere riassunta in 10 punti, per tutti gli approfondimenti vi segnalo il libro #Expottimisti di Giacomo Biraghi, Alvise De Sanctis e Luca Ballarini. Con schede veloci e una grafica d’impatto, #Expottimisti è un tentativo per essere tutti più consapevoli di un grande appuntamento che ci attende a breve.

Unica nota dolente della serata pavese? La scarsa presenza di pubblico. I numeri parlano chiaro: circa 30 alunni del Collegio Borromeo, un politico (l’assessore del Comune di Pavia Giacomo Galazzo), il Rettore del Collegio e altri 7 o 8 curiosi (e solo noi di UAUMAG eravamo in 3!). I pavesi dov’erano? I rappresentanti dell’industria, del commercio, gli imprenditori, gli accademici, i politici, i giornalisti… ? Evidentemente conoscono EXPO alla perfezione e quindi non sono venuti.

1 – Cos’è EXPO

L’Esposizione universale è un evento per nazioni su scala globale, che si tiene ogni cinque anni in una città del mondo. Tutte le esposizioni seguono una serie di regole prestabilite (format), fissate da un organo intergovernativo, il Bureau International des Expositions. EXPO è un immenso parco tematico con migliaia di attrazioni. L’esposizione dura sei mesi e poi tutte le strutture vengono rimosse, per questo si tratta di un evento unico, irripetibile.

2 – EXPO non è una fiera

È l’errore più comune, in realtà l’EXPO non è assolutamente una fiera. Le aziende parteciperanno soltanto in modo limitato, secondo un approccio non commerciale. Expo sarà un parco tematico con attrazioni e giochi, frequentato da famiglie e bambini, non un evento per businessman o professionisti di un settore.

3 – Il tema

Il tema dell’esposizione universale di Milano è stato proposto dall’Italia, il titolo è “Feeding the planet. Energy for life”. In pochissime parole: è possibile assicurare a tutta l’umanità un’alimentazione buona, sana, sufficiente e sostenibile?

4 – Gli obiettivi

Gli obbiettivi sono diversi, fra i più importanti troviamo, come in ogni parco tematico, l’intrattenimento. Inoltre, relativamente al tema trattato, EXPO produrrà un momento politico di confronto e dibattito internazionale (e anche un momento di pace fra tutti i Paesi partecipanti) senza giungere a una posizione comune, né definire un trattato finale. L’evento non è in alcun modo simile ad appuntamenti come altre conferenze Internazionali quali, ad esempio, quella di Kyoto o Rio. All’interno del parco tematico ogni partecipante (ovvero ogni nazione) potrà raccontare il proprio punto di vista sul tema dell’alimentazione e non si arriverà a una sintesi comune, ma a tanti e differenti punti di vista e proposte. Si tratterà di un momento prevalentemente di dialogo, non di sintesi.

5 – I tempi dei visitatori

Acquistando il biglietto di ingresso si ha diritto a una visita unica dell’Esposizione (per la durata dell’intera giornata). Il sito espositivo è stato pensato e organizzato in modo che ogni visitatore dedichi il 20% del tempo a fare la fila, il 60% a vedere le attrazioni presenti in tutto il parco e il 20% ad attività commerciali. Viste le dimensioni della zona espositiva e la quantità di attrazioni presenti, si stima che un visitatore riuscirà a vedere mediamente solo il 6% dell’intero sito espositivo.

6 – Il tocco italiano in EXPO2015

Diverse sono le innovazioni italiane apportate al format di EXPO. Ad esempio, la più importante sta nel disegno del sito espositivo: un reticolo ortogonale con due direttrici, il Cardo e il Decumano, sul modello delle antiche città romane. Il Cardo ospiterà gli spazi curati dall’Italia, mentre le nazioni partecipanti costruiranno i loro padiglioni lungo il Decumano: un unico viale per tutti i Paesi, così da garantire a tutti la stessa visibilità, indipendentemente dalla forza economica di ogni nazione.

La possibilità “egualitaria” di affacciarsi sulla passeggiata principale, denominata World Avenue, senza aree di serie B (e di conseguenza padiglioni e Paesi di serie B) ma disponendosi in ordine alfabetico, ha convinto molte nazioni a partecipare e investire.

Un’altra innovazione tutta italiana consiste nei padiglioni Cluster. L’alto numero di Paesi aderenti è legato anche alla partecipazione di nazioni che non avevano l’interesse o le possibilità di realizzare un padiglione proprio e che solitamente venivano accorpate, in base all’area geografica, in padiglioni secondari trascurati dal pubblico. Per valorizzare la loro presenza, e favorire la loro adesione, l’Italia ha pensato a un nuovo genere di spazi, non più regionali ma incentrati su singoli temi trasversali alle zone del mondo, come il riso, il cacao o l’alimentazione nei luoghi aridi.

7 – Il record di padiglioni

Con più di 60 padiglioni Self-Built, Expo 2015 sarà l’Esposizione universale con il maggior numero di partecipanti con un proprio spazio espositivo. Ad esempio a Shanghai erano 42.

8 – Il piano antimafia

Grazie a un piano d’azione congiunto tra Ministero dell’Interno, Regione, Comune di Milano e gli organizzatori, Expo Milano 2015 si è dichiarato evento “Mafia Free”. L’obiettivo della prevenzione e del monitoraggio è di evitare l’infiltrazione della criminalità negli appalti per servizi e forniture.

9 – I lavori sono in ritardo, EXPO non si farà

La stampa, a tutti i livelli, parla continuamente di ritardi nei lavori e lancia dubbi sui fondi. In realtà l’evento è completamente finanziato, i lavori di preparazione sono in tempo e l’Expo2015 si svolgerà regolarmente. Ad oggi sono già stati venduti quasi 6 milioni e mezzo di biglietti. L’obiettivo è 10 milioni al 1 maggio. Tenendo conto che la maggior parte dei biglietti si venderà dopo l’apertura dell’evento, l’obiettivo di 20 milioni di visitatori sembra vicino.

10 – Perché essere EXPOttimisti

“Sui giornali, in tv, su Twitter, Facebook, al bar. Si parla molto di Expo, ma pochi sembrano interessati ai contenuti. Da un lato gli scettici, dall’altro gli addetti ai lavori: ma quanta consapevolezza abbiamo delle opportunità che nascono da questo evento? Bisogna essere expoottimisti perché siamo convinti che il 2015 sarà un evento positivo per Milano e l’Italia intera.Non possiamo non esserlo: l’Esposizione universale è un’occasione di visibilità e sviluppo che non si ripeterà per molti anni.”

Parola di Giacomo Biraghi e noi siamo d’accordo!

 fabio lunghi

 

Giacomo Biraghi – Esperto internazionale di strategie urbane, laureato in Economia delle Pubbliche Amministrazioni alla Bocconi di Milano e in City design and social sciences alla London School of Economics di Londra. Specialista nella gestione strategica di progetti territoriali complessi, cura in Italia e all’estero iniziative per amministrazioni pubbliche e società di servizi locali (Piano di Governo del Territorio di Milano, Cityprofile di Buenos Aires). Per la Camera di Commercio di Milano coordina il Sistema Integrato Turismo e i Tavoli Tematici in vista di Expo 2015. Organizzatore del TEDx Porta Nuova 2013.

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