“La Mafia uccide solo d’estate”

E’ probabile che almeno una volta nella vita abbiate sentito parlare o visto in televisione Pierfrancesco Diliberto, ma è altrettanto probabile che questo nome non vi dica quasi nulla, poiché, ai molti, è noto per il suo soprannome, quindi, prima di svelarvi di chi stiamo parlando, ecco qua qualche indizio.
Il ragazzo in questione, regista cinematografico e conduttore televisivo, è attualmente testimonial di una nota compagnia telefonica, è un ex inviato delle Iene, ex vj e non è nient’altro che il “Testimone” di MTV.
Ora avete capito di chi stiamo parlando? Massì di “Pif”!
Pierfrancesco, in arte Pif, nato a Palermo, fin da bambino matura una forte passione e curiosità cinematografica ed inizia così a muovere i primi passi nel mondo del cinema, prima come come aiuto regista di Franco Zeffirelli nel film “Un tè con Mussolini” e poi come assistente di Marco Tulio Giordana nel celebre film “I centro passi”.
Dopo una soddisfacente carriera televisiva finalmente approda sul grande schermo nel 2013, sia come regista che come protagonista, con il film, campione di incassi al botteghino con oltre 4 milioni di euro, intitolato “La Mafia uccide solo d’estate”.
Pif, con questo film, racconta con delicatezza ciò che ha vissuto nella realtà in quegli anni e come lui, tanti altri ragazzi siciliani, testimoni diretti dell’attività criminale di Cosa Nostra.

– “Ma la mafia ucciderà anche noi?”
– “Tranquillo. Ora siamo d’inverno. La mafia uccide solo d’estate.”- disse così il padre ad Arturo.

Il film racconta quindi le vicende di Arturo durante gli anni ’80, dalla sua infanzia fino all’età adulta, nella bellissima città di Palermo.

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Arturo (nella realtà Pif) rappresenta e simboleggia i giovani di quell’epoca in cui la quotidianità, la vita sentimentale e goliardica si intreccia spesso e malvolentieri con quella omertosa e malavitosa della Mafia.
Pertanto i protagonisti, Arturo e Flora (interpretata da Cristiana Capotondi), durante la loro esistenza vivono una continua lotta interiore in cui non è affatto semplice distinguere il bene dal male, il giusto dall’ingiusto e con il tempo subiranno così, prima l’uno e poi l’altra, un profondo cambiamento e mutamento interiore in seguito ai fatti, omicidi e attentati (realmente accaduti) della Mafia siciliana con il sostegno della politica del tempo.
Conducono quindi una doppia vita: scuola, amicizie, innamoramenti, contrasti e lavoro da un lato, mentre dall’altro non sono nient’altro che testimoni involontari della violenza mafiosa e della forte omertà, iniziale, del popolo palermitano.
Ma sono proprio questi eventi così crudi che influenzeranno le scelte di vita dei protagonisti: i ragazzi infatti, dopo l’aiuto del giovane giornalista Francesco (Claudio Gioè), dopo varie divergenze e la difficoltà di Flora nel capire da che parte stia la verità, seguiranno il loro cuore e finalmente scenderanno in piazza più uniti che mai, non da soli, ma insieme all’intera città di Palermo che, dopo gli attentati ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ha realizzato che la Mafia non deve essere assolutamente considerata la normalità e che è arrivato il momento di ribellarsi.
Ma se per caso, cari lettori, siete tra i pochi che non hanno ancora visto il film, beh, noi vi consigliamo di farlo al più presto!
Inutile dirvi che la trama induce alla riflessione.
Pif, è riuscito così bene a ricostruire con ironia e a toccare i fatti scottanti dell’epoca, tanto da essersi portato a casa Premi come il David di Donatello, i Nastri D’argento, il premio Rocco Chinnici, e poi ancora i Ciak D’Oro e i Globi D’Oro e come se non bastasse gareggerà agli European Film Awards nella categoria Commedia Europea contro le commedie “Carmina &Amen” di Paco Leon e “Le Weekend” di Roger Michel.
La premiazione si terrà il 13 dicembre a Riga. Segnatevi questa data.
Secondo voi chi la spunterà?
Nell’attesa non possiamo che fare un grandissimo in bocca al lupo al nostro Pif!

alessandra radaelli

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