UN APPELLO IMPORTANTE

di Cilla Zorzoli

Quando si parla di diritti umani il pensiero corre immediatamente ai diritti civili e politici, ma in realtà lo scenario è più complesso. Esistono infatti altri fondamentali diritti che non possono essere calpestati: si tratta dei diritti economici, sociali e culturali. L’essenzialità della tutela di tali diritti emerge dal loro stesso contenuto: tra di essi si annoverano il diritto ad una vita dignitosa, (che comprende, tra gli altri, il diritto al cibo, all’acqua, ad avere un alloggio adeguato), il diritto all’istruzione, alla salute, al lavoro, a condizioni lavorative giuste, alla sicurezza sociale. Insomma, queste categorie comprendono tutto quello che rende la vita umana davvero dignitosa. Amnesty International ha esteso la sua attività anche in questi campi ed in particolare ha avviato un’azione davvero importante alla quale ognuno può partecipare. Le Carte che proclamano diritti purtroppo spesso rimangono inattuate, i diritti in esse cristallizzati sono ripetutamente violati dagli Stati firmatari e gli individui sono di fatto impotenti davanti alle ingiustizie.

Proprio per  garantire il rispetto della persona è necessario che il contenuto dei Trattati non rimanga lettera morta, ma che, al contrario, sia rafforzato da una concreta possibilità di azione. Il Protocollo opzionale al Patto dei diritti economici, sociali e culturali delle Nazioni Unite si muove proprio in questa direzione, consentendo ai singoli o ai gruppi vittime di violazioni nei loro diritti economici, sociali e culturali di rivolgersi direttamente ad un Comitato ad hoc dell’ONU.

Le decisioni del Comitato garantirebbero un diritto alla riparazione prevedendo anche delle misure d’urgenza e, per la loro autorevolezza, potrebbero anche influire sulle decisioni dei tribunali nazionali e regionali. Inoltre il Comitato sarebbe dotato di poteri d’inchiesta attivabili anche in assenza di una denuncia, che sfocerebbero in commenti e raccomandazioni indirizzati allo Stato interessato. Il Protocollo è stato firmato, a partire dalla sua adozione il 10 dicembre 2008, da 35 Stati (tra cui l’Italia), ma solo 3 di essi hanno poi proceduto con la ratifica, un passaggio necessario perché il Protocollo entri effettivamente in vigore. In particolare perché il Protocollo acquisisca forza vincolante è necessaria la ratifica di almeno 10 Stati: è per superare questa soglia che Amnesty International ed altre organizzazioni non governative si stanno battendo.

Se anche voi pensate che sia una battaglia importante, prendetevi un minuto per firmare qui http://www.amnesty.it/diritti_economici_sociali_culturali la petizione indirizzata al governo italiano perché ratifichi il Protocollo…c’è tempo fino al 15 aprile! E siete interessati venite a trovarci alle riunioni del Gruppo Amnesty Pavia, o cercateci su http://gruppo37.wordpress.com/ oppure sulla pagina facebook  eventiamnestypavia, o ancora scriveteci a  gr037@amnesty.it Vi aspettiamo!!

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