Al via i corsi per l’insegnamento online!

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Queste settimane sono quelle calde per quanto concerne la definizione degli aventi diritto ai Percorsi Abilitanti Speciali, anche noti come PAS, speciali percorsi di formazione imposti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) al personale docente già operante, magari in forma precaria all’interno della scuola pubblica.

Nell’idea originaria del Ministero tali corsi sarebbero dovuti essere erogati da parte degli atenei italiani, ma così non è stato, ed anzi, fonti interne al MIUR hanno recentemente confermato come gran parte delle università italiane non abbia dato la propria disponibilità all’erogazione dei corsi PAS per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria. Le motivazioni sono fondamentalmente due: scarsa organizzazione in alcuni casi, scarse risorse negli altri.

Il risultato sicuro è invece quello che in seguito a questo secco diniego il MIUR ha dovuto valutare nuove strade per permettere agli aventi diritto di seguire il relativo corso PAS.

È nata così l’idea di rivolgersi al settore privato, inteso come atenei tradizionali (ma di proprietà privata) ed atenei online. Questi ultimi sembrano essere stati i primi a cogliere l’occasione fornita dal MIUR ed ad interessarsi a tale iniziativa, come l’università online di Roma Niccolò Cusano ad esempio.

Ai docenti che seguiranno il loro percorso di aggiornamento PAS online verranno erogati corsi in forma mista; in parte in presenza in aula, in parte a distanza.

La scelta di andare sui corsi online si sta rivelando una insperata panacea per questo tipo di situazioni in quanto permette al docente (che molto probabilmente ancora insegna) di organizzare al meglio il proprio tempo potendo distribuire i propri impegni tra lavoro e studio per la specializzazione.

Non è detto quindi che in futuro questo sistema non diventi quello utilizzato di base per le indispensabili attività di aggiornamento del nostro corpo docenti, che sia esso precario o di ruolo.

elena ridolfi

 

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