Expo 2015: a Pavia i capolavori della Johannesburg Art Gallery. Da Degas a Picasso

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Antonio Mancini. Lady Phillips, 1909, olio su tela

Dal 21 marzo al 19 luglio, presso le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia (in passato luogo in cui i Signori di Milano e Pavia custodivano i loro tanto adorati e preziosi cavalli da caccia, ora sede dei Musei Civici della città) sarà possibile scoprire ed ammirare alcuni dei capolavori di uno dei più importanti e maestosi musei d’arte del continente africano: la Johannesburg Art Gallery.

La mostra, intitolata ” Capolavori della Johannesburg Art Gallery. Da Degas a Picasso” non solo offre l’opportunità ai visitatori di gustare opere di livello internazionale di difficile visibilità, ma costituisce anche l’incontro tra due culture, quella della città di Pavia e quella custodita dal museo di Johannesburg, che, pur essendo così distanti e differenti tra loro sia da un punto di vista storico che sociale, sono accomunate dalla medesima passione per l’arte in tutte le sue sfaccettature.

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Paul Cezanne. I bagnanti, 1898, litografia colorata (42.5×64.5)

Quindi, prima di svelarvi qualche succulenta anticipazione, senza ovviamente rovinarvi alcuna sorpresa, ci sembra doveroso farvi immergere nell’affascinante storia della JAG che quest’anno compie ben 100 anni.

L’edificio, che ospita tale collezione e che consta di 15 sale espositive, è tra i più importanti della città di Johannesburg (città africana per eccellenza) ed è stato progettato dal rinomato architetto britannico Sir Edwin Lutyens durante l’epoca coloniale.

La sua struttura, apparentemente europea, fa sì che oggi, la popolazione del luogo sia piuttosto restia e diffidente nei confronti del Museo stesso a causa dei rapporti scomodi e non sempre idilliaci tra il Sudafrica e il continente europeo, per tanto, il compito di tale Museo, non è solo quello di curare, valorizzare e far conoscere la grandezza delle proprie opere ai visitatori di tutto il mondo, ma anche quello di educare attraverso le opere stesse della collezione la popolazione del Sudafrica.

La Collezione di opere d’arte della JAG è stata creata da Sir Hugh Percy Lane (celebre collezionista che morì a bordo del transatlantico Lusitiana) con il preziosissimo e fondamentale aiuto di Lady Phillips (donna nobile, “fuori dagli schemi”, di elevata cultura, amante dell’arte, persuase il marito a investire nel progetto e all’acquisizione delle opere per la realizzazione del suo sogno più grande e cioè quello di vedere nascere nella sua città un prestigioso museo).

La Galleria d’arte vanta così di capolavori realizzati da famosi artisti britannici e francesi del XIX, tra cui, i celebri Monet, Van Gogh, Picasso e molti altri.

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Pablo Picasso. Testa di Arlecchino II, 1971, matita e pastello (50.2×65.2)

La Collezione, dopo lunghe ricerche e numerosi investimenti, è suddivisa in 3 ambiti: la Collezione di Arte tradizionale, di Arte contemporanea e storica.

Qui a Pavia quindi, potrete ammirare un mix di queste tre realtà più una parte di arte africana che troppo spesso viene sottovalutata ingiustamente.

A riguardo, la prima opera di un artista di colore che entrò a far parte della Collezione del Museo di Johannesburg nel 1940, mentre, per la seconda opera, si dovette aspettare più di 30 anni a causa dell’Apartheid (politica di segregazione razziale istituita nel dopoguerra dal governo di etnia bianca del Sudafrica e rimasta in vigore fino al 1993).

Ed è solo a partire dagli anni ’80 che la Collezione è diventata rappresentativa di tutte le culture del Sudafrica poiché l’Apartheid, fece sì che gli artisti di colore africani rimasero nascosti per lungo tempo e vennero di conseguenza scoperti dal pubblico solo in tempi più recenti.

Il patrimonio della JAG gode da tempo di una notevole fama mondiale e le opere selezionate per la mostra di Pavia sono un ottimo esempio e un assaggio dell’imponenza della JAG.

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Maurice De Vlamink. Inondazioni, 1935, olio su tela (73.3×92.2)

Ma torniamo alla mostra pavese: ecco a voi qualche piccolo dettaglio circa la mostra che il Comune di Pavia ha ospitato e realizzato grazie al lavoro di VIDI.

La selezione, avvenuta ad opera di Antoinette Murdoch (responsabile della JAG) e Simona Bartolena (curatrice della mostra) è costituita da ben 70 opere e consentirà al visitatore di effettuare un meraviglioso viaggio tra oli, acquarelli e grafiche, tra emozioni e sensazioni, tra il bianco e il nero e i colori, partendo dall’ ‘800 inglese, attraversando l’Impressionismo, approdando al Novecento e all’arte moderna per poi concludere il percorso con la cultura africana.

Come potete notare il percorso espositivo è suddiviso in sezioni cronologiche e tematiche in cui potrete trovare capolavori di Rossetti e di Turner, di Coubet e Corot a ancora, di Degas, Cezanne, Gauguin e Van Gogh, ma non è finita qui. Ebbene sì, troverete inoltre capolavori dei grandi maestri come Picasso e Modigliani o come Warhol e molti molti altri che vale la pena scoprire.

Questa mostra così ricca e interessante, come potete osservare dalle date, è aperta durante i primi mesi di Expo 2015 e, essendo Pavia distante pochi km da Milano, possiamo dire ed assicurarvi che costituisce un motivo in più anche per visitare la nostra città punta sulla cultura internazionale.

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Gustav Courbet. La scogliera a Etretat, 1869, olio su tela (63×76)

Pavia è una città ricca di storia, arte e cultura: potrete visitare il suo centro storico passeggiando per le vie principali della città e godervi un caffè seduti in Piazza Vittoria davanti al Broletto, potrete sostare al Castello Visconteo o all’Università che è uno dei più antichi e famosi atenei italiani ed europei; troverete anche la Basilica di San Pietro in Ciel D’Oro e quella di San Michele Maggiore, potrete attraversare il Ponte Coperto e, perché no, coricarvi lungo le sponde del fiume Ticino e, a pochi minuti in macchina, potrete ammirare i bellissimi paesaggi collinari dell’Oltrepò Pavese, gustare i piatti tipici e sorseggiare i nostri vini famosi in tutto il mondo e non solo, potrete anche inoltrarvi tra le province pavesi e visitare i Castelli più famosi o la Certosa di Pavia.

Insomma, Pavia e le zone limitrofe vi riserveranno numerose sorprese.

Che dire, se volete tuffarvi nell’arte, nella storia e nel territorio, la Mostra al Castello Visconteo vi aspetta assieme a tutta la città di Pavia!

alessandra radaelli

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