Brave Young Spirit: Spirito Giovane intervista gli After God

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Brave Young Spirit ha sicuramente ottenuto successo in un ambito: quello delle agenzie che curano gli artisti che sgomitano per proporre i loro inediti e ottenere un poco di visibilità. Riceviamo ormai tantissime richieste e ci scusiamo se a volte dobbiamo rimandarvi di una o due settimane, ma siete davvero tanti!

La musica inedita può dare tanto, qualsiasi genere sia, e per tale motivo abbiamo aperto un gruppo Facebook intitolato BYS – Inediti & Emergenti dove, in futuro, condividere eventi e appuntamenti per ascoltare musica inedita in Italia: è davvero un mondo grande, più di quanto possiate immaginare.

Il fascino che ho per questo piccolo paese underground mi spinge a volte a proporre io stesso ad alcune band di farsi intervistare. Per lo più sono gruppi conosciuto tramite i social o nelle chiacchierate tra amici (ringrazio Francesco per i numerosi nomi che ogni tanto mi snocciola) che, una volta ascoltati, mi prendono così tanto da necessitare un appuntamento nella mia rubrica.

Così è stato per gli After God.

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Line-up: Gaia Dondi (Vocalist), Michele Giovannetti (Vocalist), Thomas Gualtieri (Keyboards), Stefano J.C. Correale (Guitar), Marzio Morganti (Bass & Vocalist), Yann Gualtieri (Drums).

Spirito Giovane «Coraggiosi o giovani: quale scegliete?»

Marzio «Coraggioso, perché ne abbiam passate talmente tante assieme che quasi ce lo meritiamo».
Gaia «Coraggioso, perché serve coraggio per mantenere in piedi un progetto e superare i momenti difficili e le incomprensioni che prima o poi capitano».

Spirito Giovane «Il vostro demo, “The Honourable Way”, è stato autoprodotto nel 2013 se non erro, ma poi distribuito dalla Nemeton Record. Cosa potete dirci del passaggio da autoproduzione ad essere artisti con una etichetta alle spalle?»

Marzio «La musica è un mestiere solo per pochi, ormai. Grazie a Nemeton abbiamo guadagnato amicizie e conoscenze estremamente utili e possibilità che prima ci sarebbero state sempre precluse, come la distribuzione su Amazon & Spotify».

Spirito Giovane «Com’è stata l’incisione di un quattro-tracce con così tanti elementi, rispetto a band più tradizionali e di genere mainstream? Avete dovuto utilizzare strategie particolari?»

Marzio «L’unica strategia possibile: olio di gomito, studio e sessioni di registrazione estremamente intense. Io mi sono letteralmente aperto i polpastrelli a furia di registrare l’assolo di basso di We Ride

Spirito Giovane «Come siete arrivati in sala di registrazione: con tante tracce tra le quali scegliere, con poche tracce già ben strutturate o altro?»

Marzio «Una quantità enorme di tracce complete, fra cui abbiamo dovuto dolorosamente selezionare le più rappresentative di quel periodo artistico. Ci evolviamo continuamente e i nostri brani seguono l’onda».

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Spirito Giovane «Una domanda che spesso faccio, per sondare le zone da cui provengono le band, è chiedere com’è la struttura dei live e/o la vostra esperienza di relazione con locali e festival dove avete suonato…»

Gaia «Il momento del live è quello peggiore e migliore nella band, secondo me. Il peggiore perché già sai che qualcosa non andrà come ti eri prefissato, il migliore perché ovviamente ti prepari con la tua band per mesi e poi, finalmente, suoni in pubblico con una mentalità ben diversa da quella che c’è in sala prove. Detto questo, fino ad ora con gli After God ho sempre trovato locali gestiti da persone con giudizio, cortesi e professionali, assolutamente disponibili a risolvere i problemi che si presentano (primo fra tutti il tempo, che non è mai amico!)».

Marzio «Generalmente positiva, perché abbiamo avuto la fortuna di scegliere attentamente i locali dove abbiamo suonato. Nel riminese la scena è abbastanza scarsa, l’ultimo concerto nostro l’ho letteralmente organizzato io al WAVE club di Misano Adriatico. C’era qualche centinaio di persone, è stata una faticaccia ma ne è valsa la pena. Questo nel bene significa che c’è ancora spazio in Italia per gli artisti che sanno svolgere bene più compiti e creare la propria fortuna, nel male significa che saper fare musica non è più per niente sufficiente, spesso è il meno. Gaia è riuscita a farci suonare come opener degli Elvenking all’Alchemica di Bologna, un bellissimo club con una scena ovviamente molto più presente rispetto alla Riviera romagnola».

Spirito Giovane «Sul sito della Nemeton siete etichettati come Evocative Folk Metal. Una scelta vostra?»

Marzio «Eravamo figli della cultura delle etichette e, come tutti, volevamo inventarne una che fosse solo nostra. Oggi siamo un po’ più saggi e contaminati da generi differenti: ci definiamo semplicemente Metal, come apparirà dalle prossime uscite».

Spirito Giovane «Quali sono gli argomenti centrali per le vostre canzoni e quanto siete influenzati dai vostri interessi personali?».

Marzio «La nostra musica rispecchia i background personali e artistici di ciascuno di noi. Prendiamo i nostri testi dalla Storia, dalle Saghe, da episodi autobiografici e dalla Letteratura».

Spirito Giovane «Avete già in serbo nuove tracce per un eventuale ulteriore demo oppure un album?»

Marzio «Abbiamo una ventina di pezzi pronti, due video in cantiere e puntiamo al primo album».

Gaia «Certamente, non si può stare fermi se si vuole progredire! Al momento stiamo portando avanti in parallelo sia il lavoro che c’è dietro per fare i due video, che le registrazioni, che il perfezionamento di nuovi pezzi».

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Spirito Giovane «Sareste propensi a suonare e/o incidere pezzi proposti da compositori esterni?»

Marzio «Assolutamente no, a meno che il pezzo non sia un autentico capolavoro. Unica eccezione? Stiamo lavorando a una cover di Ding Dong Song di Gunther. Ci divertiamo in modi abbastanza assurdi».

Gaia «Un conto è decidere di suonare una cover, ad esempio per un tributo alla canzone in questione, il che può essere divertente o soddisfacente, un conto è invece suonare canzoni composte da altri per te, a quel punto no: lo escludo».

Spirito Giovane «Prossimi live o appuntamenti importanti a cui sarete presenti?»

Marzio «Con le registrazioni per i video la priorità è al momento quella. Ma chissà? Non siamo certo il tipo di band che rifiuta una data improvvisa. Per seguirci mettete like alla pagina Facebook “After God – Italy”, ne vedrete parecchie».

Gaia «Per ora i video e le registrazioni occupano una grossa fetta del nostro tempo, ma se ci fossero aggiornamenti non esiteremo ad aggiornarti!»

Spirito Giovane «Vi ringrazio tantissimo per la vostra disponibilità: in bocca al lupo per il futuro!»

Marzio «Grazie a te!»

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Facebook: https://www.facebook.com/AfterGodBand
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SoundCloud: http://soundcloud.com/aftergodband
Nemeton Store: http://www.nemetonrecords.com/store
Amazon Store: http://www.amazon.com/The-Honourable-Way-AfterGod/dp/B00IFW3548

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